Giornata Mondiale dei Genitori 2025: quali sfide per il futuro
- 1 Giugno 2025
- Famiglia
Il 1° giugno 2025, il mondo celebra la Giornata Mondiale dei Genitori, un’occasione per riflettere sul ruolo della famiglia nella società contemporanea. Essere genitori oggi significa affrontare una realtà in continua trasformazione, in cui responsabilità, desiderio di genitorialità, precarietà lavorativa e politiche di sostegno giocano un ruolo determinante nella vita delle famiglie.
Essere genitori: solo una questione di responsabilità?
Essere genitori non significa solo garantire il sostentamento e l’educazione dei figli. Il rapporto genitoriale è una connessione profonda basata sull’amore, sulla guida e sul supporto emotivo. Oltre ai doveri legali sanciti dal Codice Civile italiano, come il mantenimento e l’istruzione, i genitori devono essere punti di riferimento, capaci di ascoltare e orientare i propri figli in un mondo sempre più complesso. Crescere un figlio oggi richiede flessibilità, consapevolezza e capacità di adattamento, valori fondamentali per aiutarlo a costruire la propria identità e affrontare le sfide del futuro.
Il desiderio di genitorialità vs i bassi tassi di fertilità
Il desiderio di avere figli è ancora vivo tra i giovani italiani, ma si scontra con un progressivo calo della fecondità. Secondo il Rapporto Istat 2025, il 70% degli adolescenti immagina un futuro con figli, ma la realtà mostra un’età media sempre più avanzata per il primo figlio, pari a 30 anni.
Inoltre, il ricorso alla Procreazione medicalmente assistita (Pma) è aumentato del 72,6% negli ultimi dieci anni, a dimostrazione delle difficoltà sempre più diffuse nel concepire naturalmente un figlio. Questo fenomeno – quando non è influenzato da fattori biologici – risente delle incertezze economiche e sociali che scoraggiano la decisione di mettere su famiglia.
Precarietà lavorativa e costo della vita: ostacoli alla genitorialità
Tra i principali ostacoli alla genitorialità emergono la precarietà lavorativa e il costo della vita. La difficoltà nel trovare un impiego stabile porta molte giovani coppie a posticipare la genitorialità. L’insicurezza economica è aggravata dal crescente costo degli affitti, dai prezzi elevati dei beni di prima necessità e dalla difficoltà di accedere a servizi di qualità per la cura dei bambini.
Secondo le ultime rilevazioni, l’81% delle donne teme di dover abbandonare il lavoro dopo la nascita di un figlio, per la mancanza di adeguati strumenti di conciliazione tra vita professionale e familiare (Rapporto Legacoop-Ipsos 2025).
Le politiche di sostegno alla genitorialità in Italia
Il governo italiano ha introdotto negli anni diverse misure per supportare le famiglie. Tra le più rilevanti, la Legge di Bilancio 2025 ha previsto un bonus una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato, destinato alle famiglie con un Isee inferiore a 40.000 euro. Inoltre, il congedo parentale è stato rafforzato, con un’indennità pari all’80% della retribuzione per tre mesi, da fruire entro il sesto anno di vita del bambino. Tuttavia, molte famiglie continuano a incontrare difficoltà nel gestire la quotidianità, e gli strumenti di sostegno spesso risultano insufficienti a garantire un’effettiva stabilità.
Le politiche di sostegno alla genitorialità nel Mondo
Le politiche di sostegno alla famiglia variano notevolmente tra i diversi paesi. Secondo un rapporto dell’Unicef, i paesi nordici come Svezia, Norvegia e Islanda offrono le politiche familiari più favorevoli, con congedi parentali lunghi e incentivi economici significativi. Al contrario, paesi come Regno Unito e Stati Uniti hanno misure meno generose, con congedi parentali limitati o assenti.
Uno studio dell’European Data Journalism Network evidenzia quattro parametri chiave per valutare le politiche familiari nei paesi europei:
- Durata del congedo di maternità retribuito: l’Estonia offre 85 settimane, mentre l’Italia si ferma a 25 settimane.
- Congedo di paternità: alcuni paesi, come la Svezia, incentivano la condivisione del congedo tra madre e padre.
- Accesso ai servizi per l’infanzia: nei paesi nordici, oltre il 90% dei bambini tra i 3 e i 6 anni frequenta strutture educative, mentre in Italia la percentuale è inferiore.
L’impatto della tecnologia sulla genitorialità
Viviamo in un’epoca di iperconnessione digitale, inoltre, in cui il rapporto tra genitori e figli è profondamente influenzato dall’uso di dispositivi elettronici. La tecnologia offre opportunità educative straordinarie, ma presenta anche sfide significative. Secondo il Rapporto sulla Genitorialità Digitale, i genitori giocano un ruolo cruciale nel guidare i figli verso un uso consapevole della tecnologia. Tuttavia, molti si sentono poco preparati a gestire l’impatto del digitale sulla crescita dei bambini.
Per favorire un’educazione digitale equilibrata, esperti suggeriscono alcune strategie:
- Patti educativi digitali: accordi tra genitori, scuole e istituzioni per stabilire regole chiare sull’uso dei dispositivi.
- Mediazione familiare: coinvolgere i figli in discussioni aperte sull’uso della tecnologia, evitando divieti rigidi ma promuovendo consapevolezza.
- Esempio dei genitori: i bambini tendono a imitare i comportamenti degli adulti, quindi è fondamentale che i genitori mostrino un uso responsabile della tecnologia.
Essere genitori oggi è una sfida che va ben oltre la mera responsabilità. Il desiderio di maternità e paternità si confronta con difficoltà economiche, lavorative e biologiche, mentre le politiche di sostegno devono essere rafforzate per garantire alle famiglie le condizioni necessarie per crescere figli in un ambiente sereno e sicuro.
La Giornata Mondiale dei Genitori è, quindi, l’occasione per riflettere su questi temi e promuovere un cambiamento sociale che valorizzi il ruolo della famiglia, rendendola un pilastro centrale nella costruzione del futuro del Paese.