Elon Musk può avere ragione, a tre condizioni
- 16/12/2023
- Famiglia
Le parole di Elon Musk sulla natalità hanno un senso. Sono le stesse che aveva già pronunciato in passato, questa volta ripetute in un ambiente ‘amico’ come la platea di Atreju, politicamente e culturalmente pronta a recepire il messaggio. Quando dice che se gli italiani non faranno più figli “la loro cultura scomparirà perché l’Italia è fatta dagli italiani, dalle persone”, dice una cosa che ha un fondamento, anche se non deve escludere una gestione inclusiva delle migrazioni. Così come è altrettanto di buon senso sostenere che “è importante avere figli, perché senza figli non ci sono nuove generazioni”.
L’appello del visionario imprenditore patron di Tesla, discutibile in tante delle sue esternazioni pubbliche nell’ultimo periodo, deve però essere contestualizzato. Perché vanno considerate, nell’ordine, le condizioni di chi fa l’appello, la situazione economica e sociale del Paese a cui si riferisce, e anche le conseguenze più estese di quello che dice.
Musk è un miliardario, con disponibilità economiche infinite, e ha un punto di osservazione inevitabilmente ‘parziale’. Non ha bisogno né di welfare né di qualsiasi altro servizio, può pagare per qualsiasi necessità, o capriccio, dei suoi 11 figli. Nulla gli vieta di fare appelli, ma deve considerare che quando parla si rivolge a persone ‘normali’, con esigenze e problemi ‘normali’. Resta, e ben evidente, il tema di mettere più persone possibile nella condizione di scegliere se fare o non fare un figlio. Perché, in Italia come nel resto del mondo, senza indipendenza e un minimo di sicurezza economica è più difficile pensare a fare un figlio. L’obiezione che i figli si sono sempre fatti, anche in condizioni di povertà estrema, non regge. Per il semplice motivo che, per fortuna da tanti punti di vista, la società si evolve e si trasforma insieme alle legittime aspirazioni sulle abitudini e il tenore di vita.
Anche quando si parla di fattore culturale, è bene fare riferimento anche ad altri aspetti dell’esperienza personale di Musk. Non perché ci sia qualcosa da obiettare, tutt’altro. Ma perché le due mogli e le due compagne, il ricorso alla fecondazione, alla maternità surrogata, e anche il processo di cambiamento di genere iniziato da uno dei suoi figli sono la rappresentazione plastica di una società molto più complessa e multiforme di quella che qualcun altro vuole rappresentare.
Per tutte queste ragioni l’appello di Elon Musk è condivisibile. Ma ponendo almeno tre condizioni: si creino le condizioni per favorire chi vuole scegliere di fare un figlio; si mettano tutte le famiglie oggi esistenti, tradizionali e non, nelle condizioni di vivere al meglio la loro vita attraverso i diritti; si continui a investire e a lavorare per favorire la natalità attraverso tutti gli strumenti a disposizione, partendo dalla procreazione medicalmente assistita, dalla crioconservazione e da quello che la scienza continuerà a mettere a disposizione di chi trova difficoltà, per ragioni mediche o anagrafiche, a fare un figlio. (Di Fabio Insenga)
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