Divorzio, sentenza rivoluzionaria: la convivenza prematrimoniale entra nel calcolo dell’assegno
- 19/12/2023
- Famiglia
“La convivenza non è più ‘terra di nessuno’ o un periodo insignificante ma viene ritenuta dalla Cassazione come un tutt’uno con il matrimonio. Si tratta di una una sentenza rivoluzionaria sul piano giuridico e giudiziario, nonché su quello culturale e sociale”. Con queste parole Gian Ettore Gassani, presidente dell’Ami, Associazione degli avvocati matrimonialisti italiani, commenta la sentenza emessa ieri dalla Suprema Corte a Sezioni unite secondo la quale il periodo di convivenza prima del matrimonio vale ai fini del calcolo dell’assegno per il divorzio.
“Si può dire che questa sentenza rappresenti una rivoluzione copernicana del diritto di famiglia italiano perché vengono valorizzati i sacrifici e le rinunce che un convivente può aver fatto in favore dell’altro prima di convolare a nozze”, sottolinea Gassani.
La convivenza prematrimoniale infatti, sottolineano gli stessi giudici della Cassazione, “è ormai un fenomeno di costume sempre più radicato nei comportamenti della nostra società cui si affianca un accresciuto riconoscimento, nei dati statistici e nella percezione delle persone, dei legami di fatto intesi come formazioni familiari e sociali di tendenziale pari dignità rispetto a quelle patrimoniali”.
Per essere conteggiata nel calcolo dell’assegno, stabilisce la sentenza, la convivenza prematrimoniale deve aver avuto “i connotati di stabilità e continuità“, e i conviventi devono aver “elaborato un progetto e un modello di vita in comune, analogo a quello che di regola caratterizza la famiglia fondata sul matrimonio, dal quale inevitabilmente discendono anche reciproche contribuzioni economiche”.
“Molte coppie convivono per tanti anni prima di sposarsi. Spesso – spiega Gassani – le scelte più importanti vengono condivise durante questa fase prematrimoniale e sovente si tratta di scelte che condizionano la coppia e le prospettive personali e lavorative di uno dei due partner. Dunque la Cassazione ha elevato l’asticella culturale del Paese conferendo alla pregressa convivenza prematrimoniale un valore importante anche per calcolare l’assegno di divorzio sulla base, appunto, di tutto ciò che è accaduto ed è stato scelto dai coniugi prima di sposarsi”.
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