Pannolini riciclati: il primo progetto al mondo è italiano
- 22 Luglio 2025
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Pannolini ‘sostenibili’ in arrivo: ieri, 21 luglio 2025, presso il Centro Ingegneria i-Foria di Spresiano (TV), è stato inaugurato il primo impianto dimostrativo al mondo per il riciclo integrale dei prodotti assorbenti per la persona (Pap). Questa tecnologia rivoluzionaria rappresenta un punto di svolta nella gestione di una categoria di rifiuti che include pannolini, dispositivi per l’incontinenza e assorbenti igienici, fino ad oggi considerati non riciclabili.
Tecnologia per il riciclo integrale, come funziona
L’impianto dimostrativo di Spresiano è il primo sistema industriale in grado di processare completamente questa tipologia di rifiuti, trasformandoli da scarto problematico in risorse riutilizzabili. La tecnologia i-Foria permette di recuperare e valorizzare tutti i componenti dei prodotti assorbenti, creando materiali secondari che possono essere reintrodotti nel ciclo produttivo.
Il centro di Spresiano funge da laboratorio dimostrativo dove la tecnologia viene perfezionata e testata prima della sua implementazione su scala industriale. Questo approccio consente di ottimizzare i processi e dimostrare concretamente l’efficacia della soluzione ai potenziali clienti e partner.
Quanto inquinano i Pap
Come ricorda i-Foria, ogni anno, a livello globale, vengono prodotti 30 milioni di tonnellate di rifiuti da Pap, “l’equivalente di una fila ininterrotta di camion che va da Lisbona a Tokyo”. In Europa, la quantità ammonta a 8,5 milioni di tonnellate, e in Italia a 900.000 tonnellate, sufficienti a riempire tre discariche ogni anno.
Attualmente oltre 18 milioni di cittadini sono già serviti dalla raccolta differenziata dei Pap, e cresce l’interesse per una rete nazionale di impianti che sia davvero in grado di realizzare l’economia circolare su questi prodotti.
La sinergia di istituzioni e aziende
Come spesso evidenziato sulle pagine di Demografica, le sfide del settore necessitano di una forte sinergia pubblico-privato.
Il sostegno delle istituzioni
All’inaugurazione hanno partecipato rappresentanti di partner, istituzioni e stakeholder del settore. Di particolare rilievo sono stati i video messaggi del Viceministro del Mase Vannia Gava e dell’onorevole Antonio Decaro, Presidente della Commissione Envi al Parlamento Europeo, che hanno ribadito il forte supporto istituzionale alla linea Pap del Pnrr. “Questo impianto – ha affermato Gava – rappresenta la prova che il nostro Paese sa trasformare e innovare con soluzioni industriali sostenibili capaci di creare valore ambientale, economico e sociale”.
Il presidente della Commissione Envi, Antonio Decaro, ha seguito e commentato l’inaugurazione in videocollegamento: “Oggi celebriamo un primato italiano ed europeo che si sviluppa su una tecnologia brevettata frutto di anni di ricerca e di una visione orientata alla sostenibilità e all’innovazione. Innovazione che rappresenta un risultato strategico in tre settori: ambientale, industriale con apertura di una nuova filiera che potrà essere replicata in Europa e nel mondo, e istituzionale perché anticipa gli obiettivi del Green Deal”, ha sottolineato l’ex sindaco di Bari e presidente Anci.
Entrambi i rappresentanti istituzionali hanno riconosciuto il valore strategico dell’iniziativa per l’Italia e per la transizione ecologica, sottolineando come questo progetto posizioni il Paese all’avanguardia nella gestione sostenibile dei rifiuti a livello mondiale.
Il sostegno delle aziende
In quest’ottica, oltre al supporto delle istituzioni e ai finanziamenti pubblici, il progetto di i-Foria ha ottenuto il solido sostegno del mondo imprenditoriale. A ottobre scorso, l’azienda ha completato un seed round di finanziamento da 1,7 milioni di euro con Tech4Planet, Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per la Sostenibilità Ambientale promosso da Cdp Venture Capital. Questo fondo si concentra specificamente su tecnologie innovative per la sostenibilità ambientale, confermando l’importanza strategica della soluzione i-Foria per l’ecosistema dell’innovazione italiana.
Il progetto è stato sostenuto anche da Mito Tech Ventures, fondo di venture capital art. 9 Sfdr lanciato da Mito Technology.
La classificazione come fondo articolo 9 secondo il regolamento Sfdr (Sustainable Finance Disclosure Regulation) indica che si tratta di un investimento con obiettivi di sostenibilità specifici, evidenziando l’allineamento della tecnologia i-Foria con gli standard Esg più stringenti.
Il primo impianto Pnrr a Capannori
Grazie ai fondi raccolti e alle partnership strategiche attivate, i-Foria punta all’espansione commerciale su scala industriale. Il primo traguardo concreto è rappresentato dal primo impianto Pnrr già aggiudicato a Capannori (LU), che segna il passaggio dalla fase dimostrativa a quella operativa.
Ulteriori progetti in corso
L’azienda sta partecipando a ulteriori gare in corso per nuovi progetti, segnalando una pipeline robusta di opportunità di sviluppo sul territorio nazionale. Questo approccio graduale ma sistematico consente di costruire una rete di impianti distribuita e capillare.
Parallelamente allo sviluppo nazionale, i-Foria ha avviato contatti con primarie aziende estere attive in tre settori strategici:
- Gestione rifiuti: aziende specializzate nel trattamento e smaltimento dei rifiuti
- Beni di largo consumo: produttori di prodotti assorbenti e affini
- Industria igienica: settore specifico dei Pap
Il primato italiano e l’appeal internazionale
L’interesse riscontrato a livello globale conferma il potenziale di diffusione della soluzione, sia in ambito europeo che extra-Ue. Questo feedback internazionale valida la scalabilità della tecnologia e il suo appeal commerciale oltre i confini nazionali, aprendo prospettive di crescita significative per l’azienda italiana.
L’iniziativa si inserisce strategicamente nell’ambito del Pnrr (misura M2C1.1.I1.1 – Linea C), che ha previsto il finanziamento di quindici impianti dedicati al riciclo dei Pap. Questa strategia posiziona l’Italia come primo Paese al mondo ad avviare una filiera industriale certificata per il riciclo di questa tipologia di rifiuti. Si tratta di un’infrastruttura strategica che non solo risolve un problema ambientale significativo, ma crea anche nuove opportunità economiche e tecnologiche.
L’inaugurazione dell’impianto di Spresiano rappresenta il momento in cui questa visione ambiziosa prende forma, trasformando un piano teorico in realtà industriale operativa. “L’Italia ha un primato normativo nella filiera dei Pap, con il primo end of waste, questo primato ci responsabilizza e ci stimola ad andare avanti con pragmatismo e ambizione verso un vero modello di sviluppo di economia circolare”, ha commentato il viceministro Gava.